CONSULENZA FINANZIARIA ETICA PER LA PROTEZIONE E CRESCITA DEL TUO PATRIMONIO
In questo periodo sono costantemente in contatto con i referenti delle più grandi case di investimento internazionale, svolgendo spesso anche due/tre call conference al giorno. Le informazioni che vengono date da queste sono moltissime, così come le ipotesi sugli scenari futuri: talvolta coincidono, altre no. Onde evitare di dilungarmi troppo, cercherò brevemente di raccogliere qui di seguito le migliori informazioni e indicazioni strategiche fornitemi.
Il Coronavirus ha determinato la più veloce discesa dei mercati finanziari dal 1929 e possiamo ormai ritenerci in recessione a livello globale e se qualche paese ancora non lo fosse è probabilmente solo una questione di tempo. Decorrelazioni storiche tra il mercato dei bond e quello valutario sono saltate, tutto si è correlato e sia il mercato del credito che quello azionario sono stati presi da forti timori accusando perdite più o meno accentuate. La velocità con cui questo è accaduto ha sorpreso i vari operatori finanziari. Ciclicamente i mercati finanziari vanno in recessione e da ogni recessione si impara qualcosa. Anche i vari governanti dei paesi e delle banche centrali imparano sempre qualcosa e questa è una cosa estremamente positiva in quanto, adottando le relative strategie opportune, potrebbero ridurre il tempo di recupero da una recessione. A tal proposito abbiamo già visto i vari interventi negli Usa e in UE per cercare di contrastare la situazione tra “bazooka” fiscali americani e aumenti di Quantitative Easing sia in America che in Europa. Non si può prevedere con certezza ogni quanto tempo possa avvenire una recessione, così come non si può sapere da cosa sarà scaturita, quale impatto avrà sui mercati e quanto tempo si impiegherà ad uscirne fuori. Questa recessione è stata causata da uno shock esogeno (Coronavirus) e, se non fosse stato per questo, i buoni fondamentali dati economici globali e aziendali non facevano prevedere alcuna recessione nell’anno in corso. A livello geografico, inoltre, possono determinarsi delle differenze rispetto alle tempistiche di recessione: alcuni paesi e aree geografiche potrebbero entrare prima di altri o uscire prima di altri e fare da traino alle diverse economie. Ad esempio, la situazione in Cina sembra essere migliorata al punto che pare che la ripresa questa volta ripartirà proprio da questo paese. Quasi tutte le fabbriche hanno riaperto e la produzione cinese è già tornata oltre il 70% e presto potrebbe essere nuovamente a regime.
Analizzare la storia delle recessioni può essere però molto utile per aiutarci a fare alcune importanti riflessioni.
Tra quanto tempo i mercati finanziari torneranno alla normalità?
Le case di investimento internazionali affermano che fino a quando non si avrà un’idea sul trend dei contagi del Coronavirus a livello internazionale e/o non si troveranno delle soluzioni per debellarlo (con vaccino o contenimento stile cinese) la volatilità dei mercati finanziari continuerà. Purtroppo questo virus sta avendo delle forti ripercussioni e conseguenze sull’economia reale e tali conseguenze saranno tanto peggiori quanto maggiore durerà il blocco di molte aziende e non si tornerà alla normalità. I mercati finanziari normalmente anticipano di circa 6 mesi l’andamento dell’economia reale. Pertanto, solo quando i vari operatori finanziari modificheranno in positivo la loro view rispetto all’economia reale ricominceranno ad avere fiducia e inizieranno ad aumentare gli acquisti sui mercati finanziari.
Quali possono essere le strategie da porre in essere in questa situazione dei mercati finanziari?
Le strategie possono essere essenzialmente due:
La prima strategia è quella del mantenimento della pianificazione finanziaria realizzata originariamente, pertanto, andando a riprendere i dati riportati nel grafico precedente dove sono evidenziate le varie recessioni dell’indice maggiormente rappresentativo dei mercati finanziari azionari (lo S&P500), si tratta di attendere il successivo mercato “toro” ovvero la performance positiva successiva che certamente ci sarà. Dopo ogni flessione (recessione) storicamente c’è stata sempre una ripresa e una performance positiva che ha più che compensato le oscillazioni negative. Il tempo di recupero a priori non è possibile conoscerlo. Gli operatori finanziari affermano che potrebbe verificarsi una ripresa a “V”, altri dicono a “U”. In sostanza, nel primo caso significherebbe che la ripresa avverrebbe all’incirca alla stessa velocità con cui c’è stata la discesa, nel secondo la ripresa ci sarebbe ma tra i due momenti (discesa e ripresa) trascorrerebbe un maggior lasso di tempo.
L’analisi delle medie storiche riportate nel grafico precedente può fornirci qualche altro elemento di riflessione: La durata media in mesi dei ribassi è inferiore alla durata media dei mesi di ripresa, così come la media delle percentuali di ribasso è circa 1/3 della media delle percentuali dei successivi rialzi.
Tutto questo dimostra che probabilmente Warren Buffet, uno dei più grandi investitori americani di sempre, ha ragione, quando dice: “I mercati finanziari sono un formidabile strumento per trasferire ricchezza dagli impazienti ai pazienti.”
La seconda strategia potrebbe permettere di cogliere le opportunità che il ribasso di mercato porta “naturalmente” con sé.
Nell’immagine che segue viene riportato a titolo esemplificativo un possibile metodo operativo con cui approcciarsi al mercato.
Questo è solo uno dei metodi e qualcuno potrebbe obiettare che per seguire questo metodo occorre avere e apportare della liquidità aggiuntiva agli investimenti finanziari.
Certo, concordo, chi avesse della liquidità a disposizione oppure avesse previsto tale shock esogeno sui mercati disinvestendo tutto prima della forte débâcle si ritroverebbe avvantaggiato ed esistono delle strategie ad hoc per ottenere i migliori risultati futuri.
In realtà, nondimeno, lo stesso vantaggio può essere ottenuto anche attraverso altre modalità operative e sub-strategie attraverso relative modifiche degli investimenti finanziari in essere. Questa modalità è però da analizzare caso per caso, investitore per investitore e non può essere generalizzabile.
Come di consueto resto a disposizione nel caso si necessitasse di maggiori delucidazioni oppure si volesse analizzare insieme quale possa essere la soluzione migliore nello specifico caso.