Questo momento particolare ci dà anche il tempo per riflettere sul nostro intermediario, la qualità degli strumenti che ci propone e i relativi costi, soprattutto su quelli occulti, che abbattono i rendimenti dei nostri investimenti e ci permette di chiederci: come si posiziona la nostra banca-rete (quotata) sul panorama italiano? Quanta parte del nostro rendimento viene lasciata in termini di costi (occulti e palesi) alla struttura bancaria-consulenziale? Spesso ci arrabattiamo girando tra le diverse attività commerciali (e navigando ormai moltissimo anche su internet) per trovare i prezzi migliori, più bassi o per lo meno il miglior rapporto qualità-prezzo dei beni durevoli che desideriamo acquistare.
Spesso non ci curiamo (stranamente) allo stesso modo dei costi che vengono trattenuti sul nostro patrimonio presso le banche, mentre dovrebbero essere quelli maggiormente monitorati e verificati, considerando l’entità di questi rispetto a quello che si può risparmiare sulla maggior parte dei beni durevoli confrontando diversi rivenditori.
Credo che la lettura dell’articolo pubblicato nell’allegato Plus 24 de “Il Sole 24 Ore” di sabato 14 marzo possa fornire spunti molto interessanti di riflessione. Sono cose già note da tempo ma spesso vengono dimenticate o ignorate dalla collettività.
Scarica QUI l’articolo e verifica la qualità della tua banca-rete.