CONSULENZA FINANZIARIA ETICA PER LA PROTEZIONE E CRESCITA DEL TUO PATRIMONIO
Chi, in quelle condizioni, avrebbe potuto prevedere un rimbalzo così veloce? Quando si investe la differenza tra un guadagno ed una perdita non la fa la precisione nelle previsioni, ma la strategia che si è implementata. Un investitore con una strategia vincerà sempre, in termini di performance, contro un investitore che fa previsioni: queste le lasciamo alle chiromanti.
Una delle strategie più attuate e più semplici da implementare è sicuramente il PAC (Piano di Accumulo di Capitale) anche detto “Dollar Cost Averaging”.
In cosa consiste il PAC? Si tratta di un investimento ad intervalli regolari (es. mensili), di medesimo importo, su strumenti solitamente azionari, per una durata che varia in funzione della finalità dello stesso PAC. Acquistando mese dopo mese si accumulano azioni, abbattendo la volatilità dello strumento e aumentando esponenzialmente le possibilità di ottenere un rendimento dall’investimento stesso.
Il PAC può avere finalità diverse a seconda della strategia adottata: può servire per creare un capitale futuro per i nostri figli e per pagargli, ad esempio, gli studi futuri, investendo una piccola quota del nostro risparmio mensile (è possibile cominciare anche con 50€ al mese) per un certo numero predefinito di anni; oppure è utile per affrontare i momenti “complessi e un po’ dubbi” di mercato e scenario, decidendo di entrare “lentamente”, rateizzando l’ammontare globale con il quale si decide di entrare su un particolare mercato/tema/area geografica. Da sapere che in un PAC non vi sono vincoli: si può sempre sospendere, riattivare, vendere, chiudere in piena libertà.
Qui di seguito un paio di grafici che ci aiutano a capire quali sono i risultati di un PAC su due indici azionari differenti. Il primo è lo S&P500, l’indice della borsa americana che negli anni ha conosciuto una crescita abbastanza costante. Si è fatta una simulazione partendo dal 1 gennaio 1990 fino ai giorni nostri versando tutti i mesi 100€. L’arco temporale lungo ci serve ad evidenziare come il PAC abbia SEMPRE funzionato in ogni contesto di mercato.
Il secondo indice che abbiamo preso in considerazione è il NIKKEI giapponese, indice borsistico che dopo la bolla degli anni 90 è crollato e ad oggi non ha ancora recuperato i valori di 30 anni fa, essendo ancora in perdita del 37%. Anche in questo caso abbiamo simulato un PAC da 100€ al mese.
I risultati sono sorprendenti: in entrambi i casi abbiamo abbattuto la volatilità, rendendo l’investimento molto più stabile. Inoltre a fronte di un investimento totale di 36.000€, nel primo caso abbiamo portato a casa 122.000€, nel secondo quasi 58.000€. Nel caso del NIKKEI si noti che chi avesse investito tutto in un’unica soluzione all’inizio degli anni 90 non avrebbe ancora recuperato il proprio capitale. E’ quindi evidente come il PAC permetta di guadagnare anche a fronte di andamenti “particolari” di mercato. Il PAC viene fatto in automatico, senza stress e senza emotività dovuta ai movimenti del mercati.
Riassumendo, quali sono quindi i vantaggi del PAC?
Ancora convinti che fare previsioni sia meglio rispetto ad una buona strategia di investimento?