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Qui di seguito un breve riassunto di quello che, al momento, possiamo attenderci per le principali asset class.
I tassi di interesse dei paesi sviluppati sono e rimarranno bassi per un sacco di tempo.
Gli Usa accetteranno tassi di inflazione anche maggiori rispetto al livello cosiddetto target, in quanto faranno riferimento a tassi medi di inflazione. Anche per questa ragione i tassi di interesse rimarranno tendenzialmente “schiacciati” e al momento attuale non è possibile prevedere quando tali tassi si innalzeranno. Per questa ragione il ruolo tradizionale nei propri portafogli finanziari delle obbligazioni governative dei paesi sviluppati viene messo in discussione.
Le obbligazioni corporate investment grade possono presentare ancora un rendimento medio positivo, ma occorre saper scegliere rispetto alle varie emissioni.
Le obbligazioni maggiormente speculative (“speculative grade” o “High Yield” cosiddette) possono offrire rendimenti medi maggiormente remunerativi a fronte di oscillazioni che potrebbero essere maggiori rispetto alle tipologie di asset viste precedentemente.
Anche le obbligazioni dei paesi emergenti possono fornire maggiori soddisfazioni rispetto alle obbligazioni investment grade dei paesi sviluppati, ma occorre anche tenere in considerazione il tasso di cambio rispetto all’Euro che potrebbe modificare il rendimento finale dell’investimento.
Negli ultimi tre casi, durante la diffusione del coronavirus e in particolare a partire da marzo, gli spread si erano decisamente allargati e stanno via via rientrando ai livelli pre-coronavirus, anche se per raggiungere i livelli pre-coronavirus potrebbe essere necessario attendere la nascita di un efficace vaccino o comunque la riduzione dell’incertezza ancora presente a livello internazionale rispetto alla pandemia.
In Europa ancorché stia arrivando la seconda ondata del virus pare faccia meno paura. Negli Usa calano i casi ma restano tuttora molto elevati. In Cina, secondo le informazioni pubbliche, pare che il virus non rappresenti più un problema. L’evidenza del miglioramento della situazione rispetto al periodo del picco della pandemia e dei relativi lockdown per i paesi può essere anche letta attraverso il recupero del valore degli indici relativi ai PMI Manifatturieri e dei Servizi per i vari paesi. La Cina è il paese avente il valore maggiore in termini di PMI Manifatturiero rispetto a tutti i paesi asiatici, a fronte di modesti stimoli fiscali e monetari varati nel periodo di picco dei casi nel loro paese.
I mercati azionari statunitensi, in particolare quello tecnologico che ha macinato record su record facendo uno strepitoso recupero cosiddetto a “V” rispetto alla eccezionale débâcle portata dallo scoppio della pandemia, sono cresciuti molto e hanno recuperato grandemente e anche il rapporto prezzo/utili ha raggiunto livelli molto elevati. E’ plausibile credere che vi possa essere un rallentamento della crescita dei prezzi così come una possibile correzione di qualche punto.
E’ probabile che in futuro i mercati azionari dei paesi sviluppati, purché l’investitore sia conscio del fatto che si assisterà a maggiori oscillazioni e volatilità, possano far ottenere dei rendimenti maggiori rispetto ai mercati obbligazionari, oggi più che mai.
I mercati azionari dei mercati emergenti, dal canto loro, potranno permettere l’ottenimento di qualche punto percentuale in più rispetto ai mercati sviluppati.
Anche il mercato del real estate dovrebbe far ottenere rendimenti positivi, anche se in media meno delle asset azionarie citate qui sopra.
Per terminare, anche le commodities dovrebbero far ottenere rendimenti positivi interessanti, circa lo stesso rendimento medio annuo dell’azionario americano.
Quanto precedentemente indicato può avere ovviamente sfumature diverse a seconda che prossimamente il mercato assuma una connotazione di tipo “Toro”, parallelo od “Orso”. Mentre un mercato di tipo “Toro” potrebbe far aumentare il ritorno dell’investimento sui mercati emergenti sia di tipo azionario che obbligazionario, su quello high yield e su quello delle commodities, un mercato di tipo “Orso” ridurrebbe le potenzialità di rendimento di queste stesse tipologie di asset.
Certamente ogni singolo investitore deve fare una verifica con il proprio consulente e diversificare opportunamente il proprio portafoglio rispetto alle diverse asset class e i pesi da assegnare alle medesime, tenendo conto, in primis, del proprio profilo di rischio/rendimento e dell’ormai famoso orizzonte temporale di riferimento. In funzione di questo, poi, occorre applicare le migliori tecniche di investimento per affrontare la specifica situazione di mercato e di scenario futuro utilizzando gli strumenti più opportuni e adeguati.