In questo periodo si fa un gran parlare di tassi “ultrabassi” rispetto alla storia (si veda ad esempio l’articolo su “Il Sole 24 Ore” di qualche tempo fa che afferma che abbiamo i tassi più bassi degli ultimi 5000 anni!!!), di rendimenti reali negativi, del fatto che oggi se si vogliono ottenere soddisfazioni in termini di risultati dai propri investimenti occorre “rischiare di più”, “allungare il proprio orizzonte temporale di riferimento”…

Questo non può che richiedere di fare delle scelte (o revisioni di quelle precedentemente effettuate) maggiormente oculate!

Inoltre, guardando l’altra faccia della medaglia, i tassi di interesse bassi favoriscono i debitori, quindi, perché non approfittarne? E’ probabile che non ci saranno altri periodi in futuro così profittevoli.

Qui di seguito un probabile iter operativo che potrebbe rivelarsi utile per molti di noi:

1) scegliere sempre strumenti finanziari diversificati ed efficienti e non venduti in conflitto di interesse dalle SIM o banche

2) nel caso si riscontrino delle situazioni diverse da quanto riportato al punto 1) nell’ambito del proprio portafoglio attuale, può essere arrivato il momento giusto di dismettere e scegliere un portafoglio globalmente migliore

3) utilizzare il proprio portafoglio finanziario per ottenere liquidità da reinvestire (beneficiando dei tassi attualmente bassi si può ottenere anche uno spread pari allo 0,75% rispetto al tasso Euribor 3 mesi) secondo la propria propensione al rischio. Personalmente non consiglio di investire la liquidità ottenuta mettendola a rischio ma di investire su strumenti che garantiscano almeno il capitale e offrano un rendimento base interessante (come ad es. una polizza vita a gestione separata) oppure altre soluzioni anche di altro genere e non necessariamente nell’ambito degli investimenti finanziari e assicurativi, da verificare caso per caso

4) un corretto mix di liquidità ottenuta e garantita dal nostro portafoglio finanziario insieme ad uno strumento con capitale garantito e rendimento interessante potrebbero favorire, in alcuni casi (se analizzati adeguatamente e correttamente), dei semplici “semi-arbitraggi” (ottenimento di un guadagno certo senza assumersi rischio).